Il quadro di qualificazione e classificazione al Catasto dei fabbricati indica:
le categorie riscontrate nella zona censuaria e il numero delle classi in cui ciascuna categoria è stata divisa;
le qualità di coltura e il numero delle classi in cui ciascuna qualità è stata divisa;
le categorie riscontrate nella zona censuaria.
Le unità tipo di ciascuna categoria e classe di immobili servono come termini di confronto per l'operazione di:
classificazione;
classamento;
determinazione della tariffa.
La rendita catastale dei fabbricati rappresenta:
il reddito padronale lordo, riferito all'epoca censuaria fissata dalla legge;
il reddito medio annuo ordinario e attuale dell'unità immobiliare, al netto delle spese e al lordo delle imposte;
il reddito ordinario annuo mediamente ritraibile dall'unità immobiliare, al netto delle spese e al lordo delle imposte, riferito all'epoca censuaria fissata dalla legge.
Le tariffe al Catasto dei fabbricati sono:
le rendite catastali per unità di consistenza delle unità immobiliari delle varie categorie e classi;
le rendite catastali al vano utile delle unità immobiliari delle varie categorie e classi;
le rendite catastali delle unità tipo delle varie categorie e classi.
Per le categorie del gruppo A, l'unità di consistenza è attualmente:
il metro quadrato di superficie lorda;
il metro quadrato di superficie netta;
il vano utile.
Con la riforma del Catasto, la consistenza di tutte le unità immobiliari a destinazione ordinaria sarà espressa in:
metri cubi;
metri quadrati di superficie catastale;
metri quadrati di superficie utile.
Nel calcolo della superficie catastale delle unità immobiliari, saranno computate anche le murature interne e quelle perimetrali?
No, solamente la superficie utile.
No, la superficie occupata dai muri sarà ragguagliata con opportuni coefficienti di riduzione.
Sì: per intero i muri interni e perimetrali fino ad un massimo di 50 cm, mentre i muri in comunione nella misura del 50%, fino ad un massimo di 25 cm.
Nel computo della superficie catastale dei locali principali e degli accessori, è importante considerare l'altezza utile interna?
Sì, perché i locali aventi altezza utile interna inferiore a 1,50 m non entrano nel calcolo.
Sì, ma solo per i locali accessori a servizio indiretto.
Sì, ma solo per i locali principali ed accessori a servizio diretto.
Le tariffe attuali sono state ottenute moltiplicando il valore unitario degli immobili di diversa categoria e classe, per un saggio di rendimento fissato dalla Commissione censuaria centrale, nella misura del:
3% per le abitazioni, 1% per gli uffici, 2% per i negozi;
1% per le abitazioni, 2% per gli uffici, 3% per i negozi;
2% per tutte le unità, senza distinzione.
Negli atti del Catasto dei fabbricati, ogni unità immobiliare viene identificata con 3 numeri:
il numero del foglio di mappa, il numero principale che indica la particella edilizia corrispondente al fabbricato e un numero subalterno, se tale fabbricato comprende più unità immobiliari;
il numero principale che indica il foglio di mappa, il subalterno che individua l'unità e il numero della particella;
il numero del foglio, il numero della particella edilizia e il numero civico.