In caso di contestazione sui confini, si può fare riferimento alla mappa catastale?
No, perché da sola la mappa non è probatoria.
Sì, in assenza di documenti, l'art. 950 c.c. stabilisce che la mappa ha valore probatorio.
No, ci vuole un atto notarile.
Un catasto è geometrico quando:
i beni vengono rappresentati in una mappa ottenuta con un rilievo topografico;
i beni vengono classificati secondo le loro qualità di coltura e classi di merito;
i beni vengono classificati in base al possesso.
L'oggetto della misura e della rilevazione topografica è:
la particella catastale;
l'unità immobiliare urbana;
la singola proprietà.
Quando il Catasto fornisce la prova giuridica della proprietà, è detto:
non probatorio;
probatorio;
probatorio, per classi e tariffe.
Il Catasto terreni italiano è di tipo:
geometrico, non probatorio, per qualità, classi e tariffe;
geometrico, particellare, probatorio, per qualità, classi e tariffe;
geometrico, particellare, non probatorio, per qualità, classi e tariffe.
Con l'istituzione dell'Ufficio del Territorio sono stati riuniti in una stessa struttura:
l'Ufficio Tecnico Erariale, la Conservatoria dei Registri Immobiliari e il Demanio;
l'Ufficio Tecnico Erariale e l'Ufficio del Registro;
la Conservatoria dei Registri Immobiliari e il Demanio.
La particella catastale viene definita come porzione continua di terreno o di fabbricato situata in un determinato Comune censuario, appartenente allo stesso possessore ed avente:
una data qualità di coltura e classe di merito o comunque una determinata destinazione economica;
una data qualità di coltura o comunque una determinata destinazione economica;
una data classe di merito o comunque una determinata destinazione economica.
La legge istitutiva del Catasto terreni n. 3682/1886, oltre a definire la particella catastale, dà la definizione di tariffa, che:
esprime in moneta legale il reddito agrario di un ettaro di superficie;
esprime in moneta legale la rendita imponibile di un ettaro di superficie di una determinata qualità e classe;
indica il grado medio di apprezzamento di mercato.
Il testo unico delle leggi sul nuovo Catasto terreni del 1933 ha introdotto il termine "reddito dominicale"; esso corrisponde a:
somma degli interessi sul capitale di esercizio e degli stipendi per il lavoro direttivo;
reddito medio annuo ordinario di parte padronale, al netto delle spese e perdite eventuali e al lordo delle imposte;
reddito medio annuo ordinario del proprietario coltivatore diretto.
Il reddito dominicale compete al:
possessore in quanto tale, indipendentemente dal fatto che egli conduca o meno il fondo;