quelli che, pur implicando l'esistenza di due parti e di due distinte dichiarazioni di volontà, generano l'obbligo della prestazione per una sola parte.
quelli in cui due o più parti conferiscono beni o servizi per il conseguimento di uno scopo comune.
Si dicono contratti reali quelli che:
costituiscono diritti reali.
richiedono per la loro conclusione la consegna della cosa.
trasferiscono diritti reali.
Quale fra questi non è un contratto a prestazioni corrispettive?
la permuta.
la vendita.
la donazione.
La proposta contrattuale, di regola, può essere revocata:
fino a che essa non sia giunta a conoscenza del destinatario.
fino a che al proponente non sia giunta notizia della accettazione.
fino a che il contratto non sia eseguito.
Le condizioni generali di contratto, ossia quelle predisposte dall'offerente, sono valide nei confronti dell'altro contraente:
solo se l'altro contraente le ha specificatamente sottoscritte.
solo se l'altro contraente le ha conosciute o avrebbe dovuto conoscerle usando l'ordinaria diligenza.
solo se esse sono conformi agli usi contrattuali seguiti nel luogo dove il contratto è concluso.
Il contratto col quale le parti si obbligano a stipulare un futuro contratto si definisce:
contratto preliminare.
atto di prelazione.
contratto aleatorio.
In quanti anni si prescrive l'azione di rescissione del contratto:
un anno.
cinque anni.
dieci anni.
La sentenza con cui si pronuncia la rescissione del contratto è:
una sentenza dichiarativa.
una sentenza costitutiva.
una sentenza dichiarativa con effetti costitutivi.
Quale fra queste non è una causa di risoluzione del contratto?
l'impossibilità sopravvenuta della prestazione.
l'eccessiva onerosità della prestazione.
l'approfittamento dello stato di bisogno.
A quali contratti non si applica l'istituto della risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta?
ai contratti a esecuzione continuata o periodica cosiddetti contratti di durata.
ai contratti aleatori.
a nessun contratto perché l'istituto in esame ha portata generale.