di natura sia tecnica (es superficie o volume di un fabbricato) che economica (es. reddito percepibile)
solo di natura tecnica (es. superficie o volume di un fabbricato)
solo di natura economica (es. reddito percepibile)
di natura tecnico-economico (es. reddito percepibile per unità di superficie)
Molti degli assunti e delle leggi dell'estimo sono basati sul concetto di ordinarietà che possiamo ben definire così:
esso corrisponde al concetto di normalità statistica: situazione che si presenta con la massima frequenza e ha la maggiore probabilità di ripresentarsi in futuro
corrisponde a quello della media aritmetica: situazione che mediamente può presentarsi
corrisponde a quella condizione che esclude valori troppo alti o troppo bassi
corrisponde alla condizione che ordinariamente possiamo riscontrare in un mercato
I fabbricati rurali sono per definizione:
quelli al servizio di fondi rustici
quelli ricompresi in un comprensorio non edificabile
quelli ricompresi in una zona che il PRG riconosce come zona agricola
quelli destinati a dimora di imprenditori agricoli o persone addette all'attività agricola
Il mercato immobiliare urbano di immobili di nuova costruzione è:
un mercato di oligopolio
un mercato di libera concorrenza perfetta con offerta rigida
un mercato di oligopolio con offerta e domanda rigida
un mercato di libera concorrenza imperfetta con offerta e domanda elastica
La locazione degli immobili ad uso abitativo è oggi normata dalle seguenti leggi:
legge n. 431 del 1998 e DPR 327 del 2001
legge n. 431 del 1998 (legge Zagatti) integrata dal D.M del 30/12/2002
legge 432 del 1998
D.M. del 30/12/2002
Secondo il Testo Unico 327/2001 non è un soggetto interessato all'esproprio:
l'autorità espropriante
il promotore dell'espropriazione
il beneficiario dell'espropriazione
il perito estimatore
Nei Comuni capoluogo di provincia e in altri ad alta densità abitativa è prevista l'esistenza di:
due tipi di contratto a scelta del proprietario detti "libero" e "convenzionato"
un solo tipo di contratto “libero”
due tipi di contratto a scelta dell'inquilino detti "libero" e "convenzionato"
nessuna tipologia di contratto preimpostato in quanto ogni Comune ha facoltà di scegliere le tipologie più opportune
Nella tipologia di contratto convenzionato, generalmente
la durata minima è più elevata e l'affitto massimo è più basso
la durata minima prevista è più bassa e l'affitto è più alto
la durata minima è più elevata e l'affitto massimo esigibile è più elevato
la durata minima prevista è più bassa e l'affitto medio unitario risulta più basso di quello normalmente stipulato in regime libero
Al proprietario che sceglie il contratto convenzionato sono concesse le seguenti agevolazioni
nessuna
ai fini IRPEF ulteriori riduzioni per il reddito derivante dalla locazione
ai fini IRPEF ulteriori riduzioni per il reddito derivante dalla locazione e riduzioni sull'imposta di registro
ai fini IRPEF ulteriori riduzioni per il reddito derivante dalla locazione e riduzioni sull'imposta di registro, altri eventuali sgravi fiscali