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Legislazione professione mediatori

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Legislazione professione mediatori
Ai sensi dell'art. 17 del DM 452/90 quali caratteristiche devono avere i moduli e i formulari usati per l'attività di mediazione?
  • devono obbligatoriamente contenere il riferimento agli artt. 1742 e seguenti
  • devono essere chiari, facilmente comprensibili ed ispirati ai principi della buona fede contrattuale
  • devono essere chiari, facilmente comprensibili, ispirati ai principi del buon padre di famiglia e devono contenere la possibilità di ricorrere, in caso di controversia, alla Camera Arbitrale tenuta dalle Camere di Commercio
Nell'attività del mediatore, il concetto di "affare" può essere ricondotto:
  • alla stipula del contratto di compravendita tra soggetti che sono stati messi in relazione dal mediatore
  • il momento in cui il mediatore percepisce la provvigione e non è prescritto l'anno per reclamarla
  • qualsiasi operazione economica da cui nasce un rapporto giuridico vincolante per le parti
  • il momento in cui il contratto di mediazione si perfeziona ossia il momento in cui si incontrano i consensi del mediatore e di chi per primo gli ha dato l'incarico
In caso di attività di mediazione svolta in forma societaria, i requisiti per l'esercizio dell'attività di mediatore devono essere posseduti da:
  • Tutti i legali rappresentanti e dall'eventuale preposto
  • I soli dipendenti e gli amministratori che effettivamente si occupano dell'attività di mediazione
  • I soci che effettuano stime e valutazioni sugli immobili
  • Tutti i soci, anche se non operanti direttamente con la clientela
La funzione del mediatore è contraddistinta da:
  • dalla rappresentanza di una delle parti
  • dalla dipendenza da una delle parti
  • dall'imparzialità e dall'equidistanza dalle parti
  • dall'obbligo di curare gli interessi del compratore, rispondendo allo stesso del proprio operato ai fini del buon esito dell'affare
in quale dei seguenti casi può essere adottato, dalla Camera di Commercio, un provvedimento disciplinare di cancellazione nei confronti di un mediatore iscritto?
  • per turbativa del mercato
  • per sopravvenuta mancanza dei requisiti morali (ad esempio condanna per furto)
  • per reiterata attività abusiva
  • per gravi irregolarità nell'esercizio dell'attività
Qual è la percentuale massima richiedibile dal mediatore ai fini della provvigione?
  • secondo gli usi della provincia di Viterbo è il 2%
  • quella prevista dal Tariffario depositato presso la Camera di Commercio
  • non esiste, in quanto la provvigione è stabilita liberamente e in maniera pattizia dalle parti
  • quella stabilità dalle associazioni di categoria
Dopo quante sanzioni amministrative per lo svolgimento dell'attività di mediazione senza l'iscrizione nel Registro delle Imprese si applicano le pene previste dall'art. 348 del CP (esercizio abusivo di una professione) e 2231 del CC (mancanza di iscrizione)
  • 3 sanzioni amministrative
  • 5 sanzioni amministrative
  • 2 sanzioni amministrative
  • 1 sanzione amministrativa
Chi esercita l'attività di mediazione senza essere iscritto nel Registro delle Imprese, ai sensi della legge 39/89, è punito con
  • la sanzione amministrativa di euro 2.065,00
  • la sanzione amministrativa da euro 7.500,00 a euro 15.000 ed è tenuto alla restituzione delle provvigioni eventualmente incassate
  • la sanzione amministrativa da euro 516,00 a euro 3.099,00
  • l'immediata denuncia penale
Per effetto delle modifiche introdotte dall'art. 18 della legge 57/2001, qual è il titolo di studio minimo richiesto per l'esercizio dell'attività di mediatore?
  • la scuola media superiore
  • la scuola media inferiore
  • il titolo di studio obbligatorio vigente nell'età scolare del richiedente
  • i titoli di studio di scuola media superiore ad indirizzo tecnico-commerciale
L'aspirante mediatore che sia stato dichiarato fallito, può ottenere l'iscrizione nel Registro delle Imprese:
  • mai
  • dopo che siano trascorsi 3 anni dalla sentenza
  • dopo la chiusura del fallimento
  • dopo che siano trascorsi 5 anni dalla sentenza
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